Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/264

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Ino ragittario,6 fluirro.Il quale per Cerere,Itada era Tucidide, ne baueria tolerato facilmente effa Ached, ma prima haueria contbattuto direr Etta= gridando baueria condamato t14 mille fa gittarq, a haueria fagittato i parenti de’l pro= prio padre. ma perche non lafciatc, the i uecchi ajTeguifiano it fonno , deliberate fiparatamente le fcritture,che fia un urcebio d un altro uecchio et un auocato fenza denti,a i giouani poi un cinedo, e loquace,(7 quello de Chino : net reao bilagna ifcaccial lo,fe gli fugera atcuno,punire it uecchio col ueccbto,C.:7 it giouane co’t giouane. Di. cuieai fono i termini del faro , che fon mei, lecito a Peloponetij,Megarei, e Beotij quti co": prare bur che uendino d mé,e 115 it Larnaca. ma conaituifco ire Edili eletti per forte , e le fcorregiate de leprofi . qua non entri neffitno ca• itinniato,ne altro che fia phaliano cioé fieofanta 6 calunniatore.lo me ne 146 4i la coking done fed la pace,per matufeflarla ne’l ford. Me. Faro Atheniefe dio to falai alnico a li Alegareff, qual io defideraua per amtco , come mia madre. hor 6 afratticate figlie de l’infelice padre andate, re in alcun luogo ritrouate pan bit-Coto . uditet aggiungete 4 not ii corpo uoftro: o uolete effete uendute,6 pig preflo morir di fame? p11. vendute,uendute. Me. Et io medefimo dicolo:quale i cofi mato, che ui r iiij compri