Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/275

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tiolgete , tolete uia k lepori , presto preflo fa ceteui de le corone, portami jpeti cbe io clar6 :e tordelle. Co. Laub io tt buono cii filio, et phi tl conuiuio et it paltegiare ji gle faro to prejente. Di. Riche coji , poi cbe Lucie ueduti ii tordi fixdatif Co. Penp cbe to dici here. Di. Cbe fi iPragi it fuogo. Co. Oditu quanto cuocbejcamente, fiiperbamente, cenatoriamente egli c feruito Ag. Oime infelue. ’Di. 0 nercole chi c „ _ Ag. L’kuoma mf elite. Di. Std fopra di te. Ag. 0 anticifiimo : imperoche hat Id pace tufrio,mi furami la pace almanco per cirque anni.

Di. Che bai patutof

Ag. Da Fula mt pigilarono i Beotii. ’Di. 0 tre uoltc Infelice,bor fei ueituto di bianco? Ag. Per Gioue,peroche mr notrivano in ogru tibo. Di.. Poi,cii cbe bai bilbgnof Ag. Ho perfo gli occhij piarigi’do i bout, fe bai ra di Derceto Etlafio,ungemi prefto di pace gli ecchij mei. Di. 0 agricola,non fon io it publicante. Ag. Nor di gratia,ft hamar’) gli bout in alcun modes .Di. on bilagnd:ma piagni 4 quelli di Fatah ). Ag.