Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/82

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huomini, da quali et Sofrone, et Catapigone ottimamente hanno udito il suave dire: et io anchora era vergine, et giovane fino à l'hora, et lecito non mi era in luogo alcuno far figliuoli, lo misi fuora, un'altra putta poi pigliandolo il portò via, et voi l'havete allevato generosamente, et ammaestrato: per questo i vostri giuramenti de la volontà tengo fedeli. hor adunque secondo quella Elettra, questa comedia venne cercando, se alcuna volta averrà à gli spettatori cosi sagij et prudenti: ella conoscerà, se vedrà i capei de'l suo fratello. che la sia poi da bene naturalmente, et discreta, considerate: che pur primamente è venuta, niuna pelle havendosi legata, giuso pendente, rossa, et in cima grossa, a ciò che à i putti spasso, et riso fosse, ne hà svillanegiato i calvi, ne hà posto sù ballo lascivo. ne'l vecchio ragionando, quella presente co'l bastone l'ha bastonata, levando le ignominie. ne anche hà introdutto havendo le facelle, ne grida oime, oime, ma à essa, et à le parole credendo, è venuto. et anche io di tal sorte huomo essendo poeta non mi superbisco, ne cerco ingannarvi, due et tre volte queste cose introducendo, ma dentro sempre nuove forme, et imaginationi portando, accorto sono, niente son simili l'una con l'altra, et tutte ingeniose, che'l gran Cleone hò percosso nel ventre, et non piu in un'altra volta à lui che giaceva in ter-