Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/120

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La Firmiani se non aveva accresciuto il sospetto del nonno, diminuito non glielo aveva di certo. Quantunque il buon vecchio non avesse in mente di farne parola al Dal Poggio, partiti che furono gli invitati, e rimasto solo con lui — mentre Noemi era uscita anch’essa dalla sala per accompagnare Cristina fino all’uscio — non potè a meno di sclamare con un po’ di malumore:

— Adesso Noemi andrà di fuori e si piglierà un colpo d’aria! Mi pare, Emanuele, che tu me la trascuri un po’ quella figliuola.

Era la prima volta dopo quattro anni che il nonno diceva al marito di sua nipote una frase che tenesse un po’ del rimprovero... A chiunque altri avrebbe fatto un po’ di senso. Al Dal Poggio, no. La natura lo aveva dotato di una intelligenza perfettamente in equilibrio col suo carattere.

— Non so che faccia tanto freddo, — rispose egli senza volgere il capo verso il vecchio — per temere quello che voi dite, caro nonno; del resto io non la trascuro menomamente.

— Se ti dico questo, — ripigliò il Firmiani quasi un po’ pentito di essersi lasciato sfuggir quella frase — non è già per farti un benchè minimo rimprovero...

— Lo credo perfettamente; non saprei di che cosa si potrebbe rimproverarmi...

— È solo, — continuò il vecchio — che mi par di capire che Noemi abbia bisogno di essere... un po’ più... soignèe..., che so io... un po’ più distratta...