Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/259

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Frettolosa, col velo abbassato sugli occhi, la Dal Poggio era corsa a casa per contrade poco frequentate, e vi era giunta nel tempo che suo marito riceveva dalla Gigia la rivelazione del proprio disonore.

— È tornato a casa? — chiese ella alla cameriera, entrando nel suo gabinetto.

— No signora, non ancora.

— E il nonno?

— È uscito poco fa dal suo appartamento e sta in sala a leggere.

— Ha chiesto di me?

— Sì signora.

— Che cosa gli hai detto?

— Che la era uscita un momento per fare una piccola spesa.

— Ed egli?

— Non aggiunse nulla.

Noemi dopo aver deposto nella camera da letto il cappello e il soprabito, stava per avviarsi verso la sala a far la solita lettura di prima di pranzo al buon vecchio che la aspettava;... ma ristette, e provò il bisogno di raccogliere un po’ le proprie idee e di prepararsi l’animo prima di presentarsi a lui, che avrebbe potuto farle a bruciapelo una funesta domanda.

Si sedette dinanzi al camino nel suo gabinetto, posò il mento sulla palma, e si mise a meditare alla propria situazione.

Era detto che Noemi dovesse soffrir più dell’a-