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GUERCINO DISEGNATORE | 5 |
martirio o, al contrario, belle Sibille dal viso pensoso che nasconde l'enigma. Ben di spesso, nella foga di significare, la penna ha calcato sul foglio, nell'arresto improvviso del due popolane. tratteggio, e l'inchiostro ha corroso la carta (fig. 5): altre volte, nella smania di ricercare la forma ideata, la penna, testimone fedele dalle piccole interne lotte dell'artista, ha vertiginosamente girato e rigirato intorno a un profilo, a un'acconciatura, a una piega. E allo studioso che, raccolto nel silenzio e nell'amministrazione, segue amorosamente tutti i tentativi dell'artista che si agita e lotta nella ricerca, fino alla piccola vittoria finale rappresentata dal tratto di penna più vigoroso e incisivo, par di rivivere nello spirito dell'artista s. antonio. lontano. Questo spiega la grande, la nuova attrattiva che offrono i disegni, specialmente gli antichi — perchè nei moderni la mancanza d'idee e di convinzione è spesso sostituita dalla «maniera» — e il moltiplicarsi dei collezionisti e la cura incessante, da parte dei vecchi raccoglitori, nel dar la caccia a un disegno conteso o che manca nella collezione.
Dove l'arte di Guercino disegnatore è meno persuasiva è nei paesaggi. Ve n'ha tuttavia
gruppo di cavalieri. parecchi, nelle collezioni di Brera, dell'Ambrosiana, degli Uffizi e presso diversi raccoglitori di Londra e d'altrove, ancor piacenti e dai quali spira un'aria semplice, arcadica, poetica, che innamora: qualcuno è ancora possibile
disegno per incisione. rintracciare, come fu dato a chi scrive, presso i rivenduglioli o gli antiquari, perchè l'attività dell'artista centese fu, ripeto, prodigiosa. Ma, nella maggior parte, la sicurezza dell'esecuzione e la virtuosità del tratteggio largo e un po' calligrafico presero il posto dell'ispirazione: e molti paesaggi guercineschi