Pagina:Büchler - La colonia italiana in Abissinia, Trieste, Balestra, 1876.pdf/11

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discendendo verso S.-O. nella valle di Anseba raggiunge. Keren 1.

«Allo sbocco del Sebka lo Stella pretende trovarsi un porto, non apparente dalle carte di Morersby e dell’Heuglin, rimpetto all’isola Harat 2.

«La stagione secca dura dal marzo al maggio,

    tica al prezioso lavoro di Münzinger, „Ueber die Sitten und das Becht der Bogos“; l’illustre autore francese li chiama in essa i „Bogos Bilen“ traendo il nome da quello che viene loro dato dagli indigeni, e riconosce in essi gli antichi Blemmi dei Romani. Aggiunge in una nota che Quatremère ha collocato la patria dei Blemmi nella regione occupata presentemente dai Bilen. Vedi „Bulletin de la Société de Géographie“, avril-juin 1866. Antoine d’Abbadie, „Sur le droit bilen à propos du livre de M. Werner Münzinger“, ecc. ecc., pag. 242 e 470.

  1. Le indicazioni date dal Lambertenghi sulle due strade che da Massauah conducono a Keren sono della più grande esattezza: esse concordano con quanto è indicato dalla „Special Karte von Nord-Abessinien“, del dottor A. Petermann. Evvi anche una terza via più corta, ma più alpestre, che conduce a Keren ed è quella notata dall’Halévy nel suo itinerario. „Bulletin de la Société de Géographie“, mars-avril 1869, pag. 270.
  2. Pochi mesi addietro nell’epoca che alcuni legni italiani da guerra trovavansi nelle acque di Alessandria d’Egitto, due ufficiali distaccati dalla squadra ebbero ordine di condursi nel mar Rosso per riconoscere questo porto. Gli ufficiali partirono effettivamente; ma non sappiamo per quale fatalità la ricognizione non raggiungesse lo scopo prefissole. L’isola Starat, di cui sembra voler parlare il padre Stella, è segnata sulla carta del Moresby, edizione italiana, oltre il grado 16° e si stende per circa 7 miglia geogr. ital. dal 16° 1’ al 16° 2’, distando dalla sponda abissinica non più di 5 miglia, e formando così uno stretto coperto dai venti d’Oriente, che forse al padre Stella parve un porto. Di fronte all’isola la carta inglese non indica alcuna foce di fiume, ma segna una pianura salina. Dobbiamo anche notare che il vocabolo Sebka indica in arabo un lago salato.