Pagina:Büchler - La colonia italiana in Abissinia, Trieste, Balestra, 1876.pdf/14

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carnevale. L’Abissinia può ora dirsi scoperta, non mancheranno coloro che preferiranno di andare a cercar ivi la fortuna, anzichè nelle lontane regioni dell’Australia e della Nuova Zelanda!

«Gl’Inglesi non s’impossessarono di questo paese, ma uno dei loro più risoluti e intelligenti ufficiali, il colonnello Kirkam, divenne, poco appresso la loro partenza, l’aiutante e il consigliere del già loro alleato, il principe Kassa del Tigre. Onnipotente presso il principe, egli organizzò un corpo di truppe disciplinate e atte a mantener la pace in quella provincia, a difendere la strada costruita dagl’Inglesi tra Senafe e la baia d’Anesley, e a proteggere i negozianti stranieri che visitano il paese.

«Il principe stabilì poi un servizio di posta settimanale tra Massauah ed Adouah sua capitale, abolì tutti i dazi sul commercio, fondò una fiera o mercato generale in quest’ultima città, e si dichiarò inoltre disposto a concedere gratuitamente le terre incolte del suo dominio a quelle estere compagnie che si proponessero di impiegarle alla coltivazione del cotone, dell’indaco, del caffè e dello zucchero.

«Aperto il canale, l’Abissinia sarà il paese delle ricche produzioni tropicali, più facilmente e prontamente accessibile dal Mediterraneo e direi da tutta Europa. Chi non vede l’avvenire che le aspetta? Chi non sarà tentato di tirar partito dalle saggie disposizioni del principe Kassa?

«Adesso queste cose le sappiamo: il governo ha le relazioni, i giornali hanno le notizie. Vedremo se sapere è potere».