Pagina:Büchler - La colonia italiana in Abissinia, Trieste, Balestra, 1876.pdf/148

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Aveva vissuto qualche tempo al Cairo, ove esercitava l’avvocatura, e s’era poi unito al Zucchi, voglioso di concorrere anch’egli alla formazione della nostra sfortunata colonia.

Dagl’indigeni, che erano giunti seco lui, avemmo la conferma della arrogante condotta del signor Zucchi, il quale il giorno innanzi aveva tirato un colpo di revolver contro uno dei pastori, perché, secondo lui, non aveva ben guardato due somieri affidatigli, uno dei quali era stato nella notte assaltato da una iena e gravemente ferito.

Il signor Zucchi però, tirando a fuoco e non avendo colpito, metteva in dubbio la tanto decantata perizia degli Europei nel maneggio delle armi, cosa a cui gli indigeni attribuivano un’importanza che era quasi un prestigio.

Aveva poscia sparlato del console Munzinger, e inveito contro due missionari che trovavansi a Keren, usando loro ogni maniera di sopraffazioni.