Pagina:Büchler - La colonia italiana in Abissinia, Trieste, Balestra, 1876.pdf/162

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Zucchi, siccome — era stando alle loro asserzioni — era costume in Abissinia quando uno veniva a morire. Delle sostanze dei defunti bisognava render conto al capo più vicino, e questi al negus Teodoro; e perciò egli, il generale, li aveva mandati come amici, senza intenzione di molestarci, all’unico scopo di ottenere, in via amichevole, quanto domandava.

Il signor Stella, visto che conveniva comporre le faccende alla meglio, senza peccare di viltà, rispose ai due soldati, che riferissero al generale: essere egli persuaso che alcuni effetti del Zucchi appartenessero pure a chi diritto, secondo le consuetudini del paese; ma che s’egli aveva intenzione di avanzarsi come amico, allontanasse tosto i suoi soldati dal sito del loro accampamento; in caso diverso sarebbe ricevuto a palle di piombo e respinto colla forza, giacchè la forza stava infatti dalla parte nostra.

Consegnò poscia agl’inviati due bottiglie di Bordeaux da recapitare al generale, acciocchè le bevesse alla nostra salute.

Conclusero coloro che avrebbero tutto riportato al loro capo, e che se la risposta fosse stata favorevole, sarebbero ritornati prima di sera; se sfavorevole, ci aspettassimo di vederli ricomparire al mattino susseguente in buona e grande compagnia per assalire le nostre posizioni.