Ed alla medesima sera solamente
da Garda, il re si rivolse a marciar contro a Verona. Addí 12, fu
concentrato l’esercito a Villafranca; addí 13, fu portato presso alla
gran fortezza. Ma vi si seppe il ritorno di Radetzki poc’ore innanzi
da Vicenza presa; mancarono alcune intelligenze coll’interno della
cittá, si rinunziò all’impresa, si ritrasse nella notte l’esercito,
contento di non essere inseguito. — Seguí dal 14 giugno al 13 luglio un
mese intiero di ozio, di silenzio, militarmente inconcepibile, inudito,
non interrotto che da alcuni colpi di fucile e cannone da Rivoli e
la Corona che s’era presa dopo Rivoli. Né fu risoluzione, appiglio
a guerra difensiva. Cosí fosse stato! Trincerandosi sui colli tra
Valleggio e Bussolengo, aspettandovi i rinforzi di Piemonte e Lombardia
che venivano alla sfilata, che furono in un mese d’un venticinquemila
uomini, che avrebbon potuto essere fra pochi altri d’oltre a centomila
(come fu dimostrato poi al principio del ’49 dall’esserne sorti oltre a
cinquantamila nel solo Piemonte esausto), sarebbesi dato quel tempo al
tempo, che ridiciamo esser il piú grande aiuto alle guerre nazionali,
che avrebbe qui posto alla nazione italiana l’interpellanza, se
voleva o no davvero aiutar Piemonte che veniva, indipendente esso, ad
aiutarla all’indipendenza. Ma non fu tal risoluzione; furono trenta
irresoluzioni di giorno in giorno; non si mosse una zolla di terra sui
colli difensivi, poche s’alzarono sulla strada da Verona a Peschiera;
non si pensò ad assalir Verona con buona artiglieria, e buona pazienza,
in regola, in faccia a sé, dove s’era mal tentata due volte; si pensò
assalirla per la manca d’Adige, ficcando l’esercito tra esso e l’Alpi,
che era una stoltezza, e non si tentò nemmeno; si pensò, forse piú
strano, ad assalir Legnago, forticello piccolo, fiancheggiato dalle due
fortezze grosse, e non si tentò; e si pensò finalmente, e pur troppo si
tentò e incominciò, l’assedio di Mantova. In quella stagione, non v’era
aria cattiva, ond’è probabile che se fosse durato quell’assedio sarebbe
finito colla perdizione dell’esercito intiero. Ma se fosse finito colla
presa di Mantova, non era fatto nulla, o poco; rimanendo intiera agli
austriaci la linea dell’Adige, Legnago, e massime la gran Verona,