Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/19

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NOVELLA XIV I3 dopo molti ragionamenti, avendo Ferrando da Otranto narrato molte crudelta crudelissime che gia usò Maometto di questo nome secondo imperadore de’ turchi, e ritrovandosi a parlar de le vendette che bene e male si fanno, furono molte cose dette, essendo il conte Guido Rangone vostro cognato e voi ritirati ne la camera. Il signor Pier Francesco N oceto conte di Pontremoli, che era restato in sala, disse che in effetto non era dubio che chiunque desidera di far alcuna vendetta, maturamente deverebbe considerar la qualita e forze del nemico e non si voler cavar un occhio per cavarne dui al compagno. Alora entrò in mezzo de-i ragionari Girolamo Giulio Franco cittadino genovese e n arrò il modo che tenne un gentiluomo di Genova in far una sua vendetta. Piacque a tutti meravigliosam ent e ·sentir simil novella e fu mo lto commendat o l’ animo del gen ovese. Essa istoria avendo io scrítt a, al generoso vostro nome ho intitolata, parendomi che per ogni rispetto piu a v oi convenga che ad altri, si perché essendo io fattura e creatura vostra, le mie cose ragionevolment e deveno esser piu vostre che mie, ed altresi che chi la narrò insieme col vend icatore è de la patria vostra di Genova. Degnate adunque con quella grandezza e cortesia de l’animo vostro, conforme al nome che av-ete, accettarla, come mi persuado la vostra mercé che farete. State sano. NOVELLA XIV M eguolo L e rcara gen ovese battuto d a u n favorito de l ’ imper adore di Trebisonda gli fa di molti danni. Egli non si può negare, signor conte, che in tutte l’azioni che si deveno fare, non debbia ciascuno aver buona considerazione ed ottimo con:; eglio e poi, come si suoi dire, metter le mani ne la pasta e venir a l’effetto de l’ opera. È ben anco il vero che molte volte gli uomini f ann o de le cose ch e riescono secondo il voler loro, che forse se l’avessero ben essaminate, non si sarebbero messi a farle. Se l’uomo, quando si vuoi v end icare d ’ una ingiuria ricevuta e d el ibera uccider il suo nemico, si