Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/414

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PARTE SECONDA aveva veduto fare a’ lor innamorati, cominciò a gua:rdarlo . Del che. Gerardo meravigliatosi, ché forse mai p iú a quella non aveva posto mente o non veduta, amorosamente guardava lei; ed ella pensando che cosi fare fosse un gioco ,. quasi ridendo riguardava lui. Passò via di lungo Gerardo, al quale non molto andato innanzi, disse il fante de la ba·rca: - Caro padrone, avete voi mirata quella bella giovanetta e postole fantasia come con lieti sembianti e cortesi accoglienze attentamente vi vagheggiava? Ella, a le vangele di san Zaccaria, è altro pasto e molto piu dilicato, per quello che mostra, che non è la barbiera. Vi so io ben dire che ella vi darebbe una gioiosa notte e un mal dormire. Finse Gerardo non le aver avuto considerazione e disse al fante: Io vo’ "t>"eder chi è costei .e se è tale quale tu la mi dici. Volta la gondola indietro, e va’ pian piano, radendo quasi la casa. Non s’era Elena levata dal balcone ove il giovine la vide, il quale navigando soavemente con la sua barca scoperta, come ei vide la bella Elena, cosi con lieto viso cominciò a riguardarla e con la coda de l’ occhio lascivettamente a mirarla. Ella che alora si trovava un bel garofano fiorito a l’orecchia, quello le vatosi , come la · gondola fu sotto il balcone, lievemente il bello ed odorifero fiore, piu vicino al giovine che puoté, lasciò venir giu. Gerardo oltra modo lieto di cosi fatto avvenimento, pigliato il vago fiore ed a la giovane fatta condecevole Tiverenza, esso fiore piu e piú volte allegramente basciò. L’odore del vago fiore e la bellezza d’ Elena in cosi forte punto entrarono nel core del giovine , che ogni altro ardore che in quello ardesse in un tratto si smorzò, e con tanta forza le fiamme de la bella Elena l’accesero che mai piu non fu possibile non dico ad estinguerle ma pure in minima pa·rte a scema·rle. Onde Gerardo di nuovo f uoco abbru sciando , la pratica de la barbiera in tutto abbandonò e di se st esso intieramente a la vaga fanciulla fece dono. Ma ella che semplicissima era ed ancora il petto agli strati a morosi a pe rto non aveva , quando Gerardo dinanzi a le finestre di lei pa ssava , a nco r che volentieri lo vedesse, né piu né meno lo g uardava come se il mira.rsi insieme fosse stato un giuoco. FTequent ava ogni di , e quattro e sei volte il giorno , l’ innamorato