Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/135

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PARTE PRIMA Ma questo era niente, perciò che essendo da molti ella corteggiata e tutto il di visitata, e con tutti come pur soleva motteggiando scherzevolmente e loro domestica mostrandosi, fu cagione che l'amante estremamente ingelosisse, di maniera che ogni di egli a lei di lei amorosamente si rammaricava. E tanto crebbe questa sua seccaggine e continovo fastidio di querelarsi ora per ora con lei, che ella seco un di quasi duramente si turbò, parendole che indegnamente egli di lei avesse simil sospetto preso. Avvenne dunque un giorno che la donna giuocò a tavole con un gentiluomo e che tutta ridente e festeggevole due o tre volte pigliandogli il tratto dei dadi, gentilmente gli prendeva la mano dicendo: — Io vi piglio questo tratto. — Il Totto che stava a vedere, non potendo questi suoi atti sofferire si levò e andò altrove. Finito il giuoco e partito colui che aveva giocato, il Totto pieno d’amarissima passione e da gelosia infuriato quasi lagrimando le disse: — Padrona mia, voi m’ingannate, e non sta bene, essendovi io si fedele ed ubidiente servidore. Voi tenete più conto degli altri che di me. — Rispondendo la donna che ella sovra tutti l'amava e non cessando egli di rammaricarsi, poi che ella e tre e quattro volte gli ebbe umanamente risposto, a la fine veggendolo tanto ostinato in questo suo farnetico di gelosia, salita in grandissima còlerà ¡ratamente cosi gli rispose: — Lassa me, che fastidio è il vostro? voi séte più fastidioso e rin- crescevole che il mal del corpo. Andate col malanno e impiccatevi! Cessaranno mai questi tanti vostri sospetti? — Il giovine udendo le parole de la sua donna. — Poca fatica — rispose — mi sarà questa, quando io sappia di farvi cosa grata. — Né più disse, ma si stette tutto pieno di malissimi pensieri d’ora in ora più ingelosendo e divenendo più malinconico, di modo che stette dui giorni senza parlar con la sua donna, ancora che egli in casa di lei secondo il suo consueto venisse, perciò che in un cantone mettendosi e con nessuno tenendo proposito sospirava, e ai suoi fieri pensieri dando luogo diveniva quasi forsennato, certi atti facendo come fanno gli sciocchi. La donna a cui senza fine rincrescevano questi fastidiosi modi de l'amante, a lui tutta piacevole s’accostava e con dolci parole ed amorevoli carezze