Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, III.djvu/58

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NOVELLA XX 55 faceva ne la messa una predichetta, e due e tre volte la settimana andava spargendo l'acqua benedetta per le case, per le stalle e per i fenili, benedicendo per tutto. E quando gli veniva a proposito, diceva qualche buona parola a la sua Ber- tolina, la quale essendo di poca levatura si teneva molto buona che il messere l'amasse e desiderava far parentado con la Chiesa a suon di campane. Passata pasqua, il prete non mancando a se stesso trovò il modo d'esser con la Bertolina e due e tre volte amorosamente seco si giacque. E parendo a lei che il sere lavorasse molto meglio la possessione e più gagliardamente adacquasse il suo giardino che non faceva il marito, non averebbe mai voluto far altro che macinare. Ora a lungo andare, praticando essi insieme meno discretamente che non era il bisogno, molti de la contrada se n’accorsero e lo dissero al marito di lei, il quale aprendo gli occhi e fingendo non vedergli vide chiaramente che altri gli levava la fatica di lavorar il suo giardino. 11 perché avendo tra sé deliberato ciò che era da fare, disse un di a la moglie che voleva andar in valle Seriana e che starebbe ivi tre o quattro di. Il prete che desiderava poter a suo bell’agio trastullarsi con la Bertolina, saputo questo, si trovò molto contento e diede ordine con lei di trovarsi quelle tre notti seco. Fece vista il marito di partirsi, e come fu notte se ne tornò e per il tetto, sapendo da le spie il prete esser in casa, entrò suso un solaro chetamente e poi scese ed entrò dentro in camera, ove trovò il sere che cacciava il diavolo ne l’inferno. Era il prete nudo e Nicolino armato con la spada nuda in mano, e seco aveva un suo amico altresi armato, il quale prese per le braccia il sere, che tutto di paura tremava ed era divenuto mutolo. La donna piangendo chiedeva mercé, a la quale il marito senza far motto cacciò la spada nel petto e nei fianchi tre o quattro volte, ed ella subito mori. Rivolto poi al prete che diceva i paternostri de la bertuccia, gli disse: — Prete galioffo, io non mi vo’ bruttar le mani nel tuo sangue, ma tu averai quel castigo che meriti. — Fece adunque che il prete mise il diavolo con i testimoni su l’orlo d'un cassone, e poi lo chiuse e disse: — Tagliati via quel tuo disonesto membro con i tuoi testimoni,