Pagina:Bandello - Novelle. 2, 1853.djvu/103

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acqua. A questo spaventoso e pieno di compassione spettacolo, tutti quelli che erano sul ponte e per le rive cominciarono a gridare: – Aita, aita! – Il giovine non si perdendo punto d’animo, come fu sovra acqua, veduto il manifestissimo e periglioso suo caso, gettata via la cappa e rimaso in saio, abbandonò il freno del cavallo e quello lasciò andare a beneficio di natura ove voleva, ed egli attese a la meglio che puotè a nòtare, e ancora che gravato fosse dal saio e avesse la spada a lato, nondimeno s’aiutava quanto poteva di vincere nòtando la forza de l’acqua. Navi quivi alora non erano nè persona vi fu che si rischiasse di mettersi dentro il fiume per aiutarlo. Solamente gli era con le voci e gridi sporto di parole soccorso. Le donne piangendo e di paura tremando, gridavano misericordia e stavano tutte spaventate aspettando il fine di così temerario e periglioso atto. Ed altresì la rigida e dispietata donna, nel cui petto non era per avanti potuto entrar scintilla di pietà, a sì orrendo e mortal caso alquanto intenerita e de l’amante divenuta pietosa, più che l’altre di calde e vere lagrime tutta bagnata, quanto più poteva gridava: – Aita, aita! –, e pregava questi e quelli che al giovine dessero soccorso. Ma, come ho detto, nessuno ardiva mettere la vita per altrui a sbaraglio. Il giovine che benissimo sapeva nòtare ed era ne l’acque assai pratico come deverebbe ogni soldato essere, quando vide che la sua donna amaramente piangeva e che di lui calendole mostrava aver compassione, si tenne ottimamente appagato di quanto per lei aveva fatto già mai, e tanta dolcezza sentì le l’animo, e tanto accrescersi le forze, che impossibile gli pareva che più potesse pericolare. Il perchè animosamente nòtando e destramente rompendo il fiero corso de l’acque, andava tuttavia acquistando camino e verso un buon guado riducendosi. E quantunque carco di panni fosse e con la spada a lato, che tutte erano cose che stranamente l’impedivano e a basso il tiravano, nondimeno tanto si seppe schermire, e sì bene s’aiutò, che pervenne al guado e de l’acqua uscì fuori, e a salvamento ove erano i suoi e le lagrimanti donne si condusse, senza che io ve lo dica, tutto bagnato. Il cavallo anch’egli era uscito fuori e stato preso dai servidori del giovine. Meravigliosa cosa veramente è, signori miei, ad imaginar quanto siano difficili ad investigar le forze de l’amore. Quel duro, ferreo e adamantino core, il quale la lieta fortuna del giovine non aveva mai potuto piegare a conoscer la servitù e ferventissimo amor di quello, la misera ed avversa in modo aperse, anzi spezzò, che quando lo vide in così manifesto periglio, pentita de la