Pagina:Bandello - Novelle. 2, 1853.djvu/157

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adunque il Boientis cirugico senza mai aver veduto notomia e tuttavia attendendo a medicare, avvenne che egli ne la contrada del Carmeno vide una fanciulla di forse diciotto anni assai appariscente e grassa, che aveva alquanto di gavocciolo, come quasi generalmente tutte le nostre donne o poco o assai ne hanno, ed anco gli uomini per l’ordinario hanno grossa la gola. Di questa giovane il Boientis estremamente s’innamorò, in modo che mostrando aver traffico in quel luogo, per veder la sua innamorata quattro e sei volte per la contrada passava, e quando la vedeva, – chè quasi ogni volta la vedeva, perchè su la strada filava a molinello, – la riguardava molto fisamente per farle conoscere che di lei fieramente era acceso, e traeva alcuni sospiri alti che dagli spagnuoli aveva imparati. Aveva la giovane, che Domenica si chiama, madre, che era una povera e buona femina e con far le bucate di qua e di là si guadagnava il vivere. Con la madre adunque parlando Domenica, le disse di questo amore che maestro Boientis le mostrava. La madre che vedeva il Boientis andar vestito molto onorevolmente ed altrimente di sua condizione non sapeva se non che era medico, essortò la figliuola a fargli buon viso, sperando con questo cavarne qualche cosa. Ora l’amante che aveva voglia d’altro che pascersi di vedere, le fece parlar da una vecchia, con prometterle gran cose se voleva divenir amorosa di messer lo maestro; ma la giovane non la volle intendere, dicendo che voleva servar l’onor suo. Il che intendendo il Boientis, ebbe ragionamento un dì con la madre, la quale avvertita già da la figliuola si mostrò molto ritrosa, con dirgli che più di simil fatto non parlasse. Egli che era veramente innamorato, si deliberò di prenderla per moglie, ed avuto stretto ragionamento con lei e con la madre, gli promise che la pigliarebbe per sposa; di che tutte due si mostrarono contentissime, parendole che il loro avviso avesse buon fine. Andò adunque un giorno il Boientis, essendo d’aprile, ed in presenza de la madre sposò legitimamente, quanto a le parole ed intenzione, la sua Domenica, e quel dì medesimo colse il frutto del suo fervente amore tanto affettuosamente quanto dir si possa. Così la tenne e con lei quasi ordinariamente si giaceva, in casa perciò di lei, trovando sue scuse se teneva il matrimonio segreto e non la menava a casa. Ma le mandava de la roba e le diede qualche danari e la vestì alquanto meglio di quello che ella era solita vestire. Perseverando adunque un tempo in questa pratica, la Domenica ingravidò. Ora essendo stato il Boientis circa undici mesi con lei, o che ella più