Pagina:Bandello - Novelle. 2, 1853.djvu/326

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pagare. E certo Andrea Marsupini si diporta troppo civilmente teco, e non mi par onesto che tu più lo meni d’oggi in domane. – Stringevasi ne le spalle il debitore e ripregava il duca che almeno d’un mese gli facesse temine, non sapendo per alora dove dar del capo. – Per questo non resterà, – rispose il duca, – io te gli presterò e dal mio tesoriero te gli farò dare, con questo che in termine d’un mese e mezzo tu gli paghi poi al tesoriero. E guarda non fallire. – Promise il giovine pagargli al tempo ordinato, onde il duca, fatto chiamare un zio del fanciullo, gli fece sborsare dal tesoriero tutta la somma de la quale il giovine era debitore, a ciò che fidatamente al suo parente la facesse avere; il che fu messo in essecuzione. Questo atto divolgato per Firenze, accrebbe mirabilmente la riputazione d’esso duca e fu cagione di rappacificare gli animi di molti che forse non si contentavano di quel nuovo dominio, veggendo nel prencipe loro tanta giustizia col cui mezzo speravano di giorno in giorno andar di bene in meglio. E nel vero tra l’altre lodevoli e necessarie parti che ogni prencipe deve avere, io credo che la giustizia sia una de le prime.


Il Bandello al signor Lelio Filomarino colonnello del re cristianissimo


Io ho molte fiate notato, – chè di rado avviene che così non sia, – che la maggior parte degli uomini i quali anzi che no hanno un poco de lo scemo, ma si tengono esser avveduti e credeno che non ci sia persona che ingannar gli possa, che questi sono quelli che ogni dì incappano in mille errori e fanno i più strabocchevoli falli del mondo. Tutto quello poi che fanno par loro il meglio che far si possa. E se talora alcuno gli ammonisce e si sforza fargli capaci quanto eglino s’ingannino, non la vogliono intendere e si beffano di chi i lor misfatti ripiglia, dando sempre l’ordinaria risposta degli sciocchi, che ben sanno ciò che si fanno e che non temeno esser ingannati, di modo che ne l’errore, che essi avviluppati sono, non vogliono vedere. Quando poi parlano, si ascoltano, e se l’uomo de le sciocchezze che dicono, chè pur assai ne dicono, si ride, pensando molto spesso cotal risa venire perchè abbiano alcuna bella e notabil