Pagina:Bandello - Novelle. 2, 1853.djvu/355

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Fatto poi levar il corpo, quello ne la publica piazza così sanguinolente fecero porre. Quivi Bruto, con accomodate parole, di maniera accese il popolo di Collazia che tutti contra i Tarquinii in vendetta di Lucrezia presero l’arme; onde poste a le porte le guardie a ciò che nessuno al re, che intorno Ardea con i figliuoli era, la cosa dicesse, verso Roma se n’andarono tutti di brigata, ove non meno più tumulto Bruto concitò che a Collazia concitato avesse. Ivi ottenne che il popolo levò il reame a Tarquinio; indi con armata mano verso Ardea s’inviò, lasciato in Roma Lucrezio a governarla. E intendendo che il re verso Roma veniva, egli per altra via a l’oste d’Ardea pervenne, di modo che in un’ora Bruto ad Ardea e Tarquinio a Roma arrivarono. A Tarquinio fur chiuse le porte, essendo già di poco innanzi la scelerata Tullia sua moglie con grandissimo vituperio da Roma fuggita. Bruto come liberator de la patria lietamente fu ne l’oste ricevuto, e subito i figliuoli del re dal campo cacciati. Il re con i due figliuoli maggiori se ne fuggì in Toscana, e diverse vie tentando di ricuperar Roma, uno dei figliuoli, che Aronte aveva nome, vide in battaglia esser morto. Sesto, che l’adulterio aveva commesso, ne la città dei gabini si ridusse, avendosi scordato le gravi offese a’ gabini fatte: quivi dai nemici suoi crudelmente fu ammazzato. Il re con l’altro figliuolo, dopo l’aver indarno tentato di racquistar il perduto per le sue sceleraggini e dei figliuoli reame, a Cume, città non molto lungi da Napoli, in essiglio si ridusse e quivi miseramente morì. E così fu la morte e l’adulterio de la castissima Lucrezia vendicato, il cui virile e generoso animo penso io che tanto lodar non si possa quanto merita.


Il Bandello al valoroso signore il signor Paolo Battista Fregoso


Provano tutto ’l dì questi miseri innamorati quanta sia l’instabilità e durezza d’alcune donne e come elle assai spesso s’attaccano al lor peggio. Provano medesimamente le semplici donne quanto grande talora sia la fierezza e la superbia d’alcuni uomini e quanti gli inganni e tradimenti manifesti che