Pagina:Baretti - La scelta delle lettere familiari, 1912 - BEIC 1749851.djvu/392

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DI MAURIZIO TURINETTI A VITTORIO AMEDEO DIDIERO 393 con una chiavicella postagli nel sommo; di modo che in pochi momenti, o cadendo o attaccandosi a’ muri, l’aria della stufa torna ad esser chiara come prima: né v’ è piú téma che gl’ insetti facciano quindinnanzi bestemmiare lo stufaiolo, perché non ne vedi piú uno in alcuna parte, se volessi pagarlo uno scudo. Non è questa una prova convincente che le piante non ricevono tutto il nutrimento loro dalle loro barbe e dalle loro radici? che, per meglio pascersi, succiano pure e attraggono pe’ pori delle lor foglie, e fors’anco per quelli de’ rami e del tronco, l’umiditá che s’avvicina loro? Signor commendatore, io le ho qui detto di queste due scoperte, che gioveranno grandemente alla sua stufa e gliel’empieranno, con una spesa minore della solita, di frutti e di fiori qualche settimana piú presto che non andando col vecchio metodo. Ella non manchi d’ avvalersene; e s’accerti che mi avrá obbligo quando n’avrá visti i begli effetti cogli occhi della sua testa. Faccia di star sano e mi voglia bene.