Pagina:Baretti - La scelta delle lettere familiari, 1912 - BEIC 1749851.djvu/419

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come al tempo del dottor Lami ( r ) non se ne pubblicava nessuno, che da quel valentuomo non fosse previamente sottomesso agli occhi degli amici dotti e garbati ed approvato da essi unanimemente. Pochi sono fuor di Firenze informati come la faccenda va di presente in un modo assai diverso, e che questo nostro pinco, a cui è tócca per disgrazia l’incombenza di continuarli, è troppo capone, troppo pien di fava, troppo bestia per accondiscendere a sottometterli in manoscritto al giudizio d’alcun di noi. Pochi pochissimi sanno poi com’egli fu indotto principalmente dal padre Buonafede a schiccherare quel numero ventinove. Il frate, che non si può dimenticare come un tempo fu acconcio coll’aceto e col pepe dallo zoppo, e che non ardisce piú attaccarlo per timore d’una seconda di cambio, ma disioso contuttociò di fare una sua leggiadra vendetta, non cessa e non cesserá si tosto dall’arruolar gente che ne dica roba da chiodi, non importa se a dritto o a torto. Fra i molti che ha tirati a secondare questo suo disegno, il proposto è uno. Certe libbre di cioccolata romana e molte giumelle di lodi hanno fatto il negozio. 11 proposto è calato alla pania del furbo frate, grazie a quelle lodi e a que’ donativi, senza tirar nel conto la stolida antipatia che i minchioni nutrono naturalmente verso gli uomini migliori. L’informare tutta Italia di queste zacchere non è cosa facile a farsi, e non ne monta per avventura neanco il pregio. Il meglio modo di liberarci dal disonore, che le Novelle letterarie ci fanno di presente, parmi sarebbe quello di volgere il proposto a non le fare quindinnanzi tanto cattive, tanto spropositate, quanto le ha fatte sino al di d’oggi. Conducendo la cosa a questo segno, si verrebbe in poco tempo a restituir loro quella fama che un di s’avevano, e cosi tornerebbono a riuscire di molto credito alle nostre lettere, all’accademia nostra, alla nostra patria. (i) L’editore ha gran paura che il signor Pelli sia costi stato mal informato, e che il dottor Lami stampasse i suoi fogli senza sottoporli alla previa critica d’alcuno. Ma forse che il signor Pelli ha qui avuta intenzione di additare il modo di farli meglio che non per lo passato, trattandosi d’una cosa che può forse piú d’ogn’altra contribuire all’onore o al disonore letterario della sua cittá.