Pagina:Barrili - Come un sogno, Milano, Treves, 1889.djvu/143

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cioè una stamberga male in arnese, con tutto il lurido della campagna, e senza il suo bello, quel bello che fa perdonar tante cose e dimenticarne tante altre.

— Difatti, senza la pergola....

— E senza la pace dei campi.

— Quand’è così, mia signora, non dico più nulla.

— Il vostro fronte si rasserena....

— E il mio cuore si apre ad un inno di lode. Oh donne, come siete migliori di noi! —

Ero uscito in questo epifonema, vecchio (s’ha a confessarlo) come la barba di Caino, perchè mi pareva di aver capito un mondo di cose. Infatti che avrei dovuto pensare, il giorno dopo, di una donna, la quale, conosciuta poche ore prima, fosse venuta meco al Nettuno?