Pagina:Barrili - L'olmo e l'edera, vol. 1.djvu/130

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d’imagini; i dolori della vita..... Io non conosco, nè m’attento d’indagare i suoi, signora; ma ci debbono essere, ed io li considero come un elemento della mia argomentazione.... I dolori della vita, dico, le fanno ressa, si affollano intorno al cuore, esalano al cervello di continuo, si trasformano in pallide visioni, le quali per l’appunto riflettono lo scemarsi della vita nelle sue vene, e il suo struggersi in tenui vapori; e qui la mente si offusca, il cervello dolora, fischiano gli orecchi, le idee cozzano, si confondono, la lingua s’impaccia, e sventuratamente non c’è tanta vitalità insita nelle fonti, per rifluire vigorosa alle estremità, e dissipare quella orrenda pressura.

— È vero tutto ciò, è spaventosamente vero! — disse la inferma crollando mestamente il capo.

— Or bene, signora, tutto ciò ha da finire. Gli stimolanti della scienza possono in cosiffatte agonie richiamare la vita, ma fino a tanto che la loro efficacia non siasi perduta, consumata dalla consuetudine sulle regioni cardiache e sulle estremità delle membra. Ma all’interno vuolsi provvedere, perchè coteste agonìe non si ripetano. Le sostanze ferruginose, i tonici, i cibi