Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/333

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sulle rive del baikal 281


radicale cura di thè, intramezzata dalle prelibatezze della zakuska che è l’antipasto russo nel quale si mangia di tutto. Tornò il pristaf, tornarono i maggiorenti del paese a tenerci silenziosa compagnia, mentre sulla porta si fermava la rispettosa curiosità della folla. Anche l’automobile, che riposava nel cortile, buona vicina delle vecchie slitte che conoscevano i ghiacci del Baikal, riceveva le sue visite; era sempre circondata da mujik capelluti, stivalati di feltro, da cosacchi, da ragazzi; chiunque passava per In una radura della Taiga. la via entrava a contemplarla. Fuori del recinto v’erano sempre cavalli e carretti che aspettavano. Noi dovevamo reprimere l’impazienza della lunga attesa osservando, attraverso la piccola finestra ornata di piante fiorite, il cielo rasserenato. Spingevamo fra i rami lo sguardo fino alle isbe lungo la via sassosa e deserta che si asciugava al sole, guardavamo dietro ad esse lo sconfinato orizzonte scintillante del Baikal, e tornavamo a sederci brontolando:

— Perdiamo delle gran belle giornate, e quando ci rimetteremo in viaggio pioverà!