Pagina:Barzini - Una porta d'Italia col Tedesco per portiere, Caddeo, Milano, 1922.djvu/51

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militare. Nel pensiero del popolo, specialmente di quello tedesco, la chiamata alle armi è la manifestazione più chiara e più solenne del diritto sovrano. Bisogna non conoscere questa ottima gente per attendere o per esitare. Il tirolese considera il servizio sotto alle bandiere con un rispetto profondo. Esso non trova pesante la disciplina militare, ama la vita del soldato che conferisce una particella di autorità e fa vedere del mondo. È rimasta qui una nostalgia dell’uniforme. Sopra tutto nelle campagne. Le nostre truppe trovano in molti paesi cordialità e simpatia. Quando al tempo del regime militare aprimmo degli arrolamenti di volontari per il corpo dei carabinieri, si presentarono centinaia di buoni tedeschi, che oggi portano fieramente la nostra divisa e prestano un servizio che tutti gli ufficiali concordi lodano. Bisogna vederli all’opera questi carabinieri teutonici, rigidi, scrupolosi e devoti. La leva sarebbe accolta ancora senza ripugnanza e senza ritrosia. Dobbiamo stabilire almeno in questo una normalità, che il Parlamento solo potrà modificare o sospendere.

Fra i postulati del Deutscher Verband c’è naturalmente l’esenzione dal servizio militare. Si capisce. Se la gioventù alto-atesina scoprisse l’Italia si accorgerebbe che non è quel paese di straccioni che è stato loro descritto. Qui si fabbrica per l'opinione pubblica una Italia disprezzabile, che la miseria precipita sulle incomparabili ricchezze