Pagina:Battisti, Al parlamento austriaco, 1915.djvu/195

Da Wikisource.

l’avvenire economico del trentino 177


Il Trentino non è un paese che possa definirsi povero, considerato nella sua potenzialità, e meno ancora può dirsi destinato a impoverire con la sua annessione al Regno d’Italia.

Uno sguardo alle sue condizioni economiche nel secolo scorso, permette di proiettare un po’ di luce sull’avvenire.

Il Trentino appare oggi come un paese agricolo. Esso fu invece un centro industriale di primissima importanza.

Le miniere costituirono pel paese una immensa ricchezza dal 1100 al 1600, tanto che esso si guadagnò il nome di California d’Europa ed ebbe il primo codice minerario di Europa.

Il lavoro minerario dette luogo a copiose immigrazioni di operai, e fu così abbondante e rimunerativo che uno storico coscienzioso fa risalire ad un miliardo di franchi la somma pagata ai lavoratori delle miniere del solo Monte Argentario, presso Trento, nel periodo di cinque secoli.

Miniere e ferriere occupavano ancora migliaia di operai in tutte le valli trentine nella prima metà del secolo scorso, fin verso il 1860.

Fiorentissima era l’industria della seta. Rovereto ebbe per le sue numerose filande fama mondiale e consumava non solo tutto il prodotto di bozzoli del paese, ma buona parte di quello del Veneto e del Lombardo. Nel 1870 ben diecimila persone trovavano occupazione nelle filande trentine.

Accanto al lavoro della seta, esplicantesi nelle