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Pietro Bembo - Rime

quella, che né giudicio né misura
usa nel tor, m’ha tolto; ond’io l’aspetto.4

Che sì mendica e piena di sospetto
è rimasa quest’alma e ‘n così dura
vita, ch’assai le fora a gran ventura
cenere farsi omai del suo ricetto:8

tal che leggiera e di quel nodo sciolta
potesse tanto in su levarsi a volo,
che si posasse a piè de la sua donna.11

O per me chiaro e lieto e dolce solo
quel dì, né pò tardar, s’ella m’ascolta,
che squarcierà questa povera gonna.14

CLI.

Quando, forse per dar loco a le stelle,
il sol si parte, e ‘l nostro cielo imbruna,
spargendosi di lor, ch’ad una ad una,
a diece, a cento escon fuor chiare e belle,4

i’ penso e parlo meco: in qual di quelle
ora splende colei, cui par alcuna
non fu mai sotto ‘l cerchio de la luna,
benché di Laura il mondo assai favelle?8

In questa piango, e poi ch’al mio riposo
torno, più largo fiume gli occhi miei,
e l’imagine sua l’alma riempie,11

trista; la qual mirando fiso in lei
le dice quel, ch’io poi ridir non oso:
o notti amare, o Parche ingiuste et empie.14


Letteratura italiana Einaudi 97