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Pietro Bembo - Rime

Stati contrari e tempre, era a te poco,
se separatamente uom prova e sente?8

Risponde: – Voi non durereste in vita,
tanto è ‘l mio amaro e ‘l mio dolce mortale,
se n’aveste sol questa o quella parte.11

Confusi, mentre l’un con l’altro male
contende e scemal di sua forza in parte,
quel, che v’ancideria per sé, v’aita –.14

XXXI.

Nei vostri sdegni, aspra mia morte e viva,
s’io piango e sfogo in voci alte e dolenti,
tal voi risguardo avete a’ miei lamenti,
qual rapido torrente a letto o riva.4

S’io taccio, l’alma, d’ogni speme priva,
brama che ‘l nodo suo tosto s’allenti,
certa ch’alor di voi le nostre genti
– Ancise il suo fedel mentre e’ fioriva,8

diranno; e già non sete voi sì vostra,
com’io, da che primier vi scorsi e dissi:
– Questa è lo specchio e ‘l sol de l’età nostra –.11

E ‘n tante carte poi lo sparsi e scrissi,
che, s’a mia voglia ancor poco si mostra,
pur saprà ogniun, ch’io mori’ vostro e vissi.14

XXXII.

Sì come quando il ciel nube non have
e l’aura in poppa con soave forza


Letteratura italiana Einaudi 19