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Pietro Bembo - Rime

CXLI.

Casa, in cui le virtuti han chiaro albergo,
e pura fede e vera cortesia,
e lo stil, che d’Arpin sì dolce uscia,
risorge, e i dopo sorti lascia a tergo,4

s’io movo per lodarvi e carte vergo,
presontuoso il mio penser non sia:
ché mentre e’ viene a voi per tanta via,
nel vostro gran valor m’affino e tergo.8

E forse ancora un amoroso ingegno,
ció leggendo, dirà: – più felici alme
di queste il tempo lor certo non ebbe.11

Due città senza pari e belle et alme
le dier al mondo, e Roma tenne e crebbe.
Qual può coppia sperar destin piú degno? –14

rime di messer pietro bembo in morte di messer carlo suo fratello
e di molte altre persone


RIME DI MESSER PIETRO BEMBO
IN MORTE DI MESSER CARLO SUO FRATELLO
E DI MOLTE ALTRE PERSONE

CXLII.

Alma cortese, che dal mondo errante
partendo ne la tua più verde etade,
hai me lasciato eternamente in doglia,
da le sempre beate alme contrade,
ov’or dimori cara a quello amante,5


Letteratura italiana Einaudi 86