Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/118

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112 delle memorie


e questi piú spiritoso. Quegli mantiene la sua istoria di gran lunga piú connessa e piú unita, e questi dall’altro canto pecca nell’uscire e nel vagare troppo fuori dalla narrazione principale; che se bene il Maffei anch’egli trascorre assai nelle digressioni e specialmente ne fa una d’un libro intiero sopra i chinesi, nondimeno le fa sempre chiamato e quasi costretto dall’occasione, descrivendo egli paesi e popoli cosí nuovi alle orecchie di Europa, con altre notizie di tale qualitá, che per essere bene intese faceva di bisogno che da varie digressioni variamente fossero accompagnate; lá dove si può dire che lo Strada per lo piú senza alcuna opportunitá le vada cercando per ogni passo e introducendo.

Ma per tornare alla persona propria di lui, queste poche osservazioni in materia di stile sarebbono finalmente come piccioli néi da’ quali non potrebbe ricevere pregiudizio la bellezza del suo stile, che in generale risplende si nobilmente in tutto il corpo della sua istoria. Di modo che quando non fosse per altro si può credere che solamente in riguardo allo stile riceverá la sua istoria applauso grande, e che forse la faranno vivere tanto piú quei difetti medesimi ne’ quali può essere caduta. Perciò che nascendo essi da troppo gran quantitá di poco ben regolate materie, una tal selva di cosí ben descritti racconti senza dubio servirá di maggior trattenimento, e massime appresso di quelli che non conoscono tanto l’arte o non se ne curano, o che leggendo l’istorie sono piú capaci della parte onde nasce il diletto che non sono di quella onde non nasce il diletto ma si ricevono gl’insegnamenti. Oltre che, quale istoria uscí mai cosí perfetta che non abbia avuti contradittori? Gli hanno provati in maniere varie fra l’istorici latini Salustio e Livio medesimi con gli altri due nominati di sopra, né io sono cosí vano che avendo composto la mia di Fiandra nel tempo stesso che lo Strada va seguitando la sua mi possa cadere in pensiero che non soggiaccia forse a maggiori difetti. Ma si deve considerare fra lui e me questa differenza, ch’egli ha scritto per professione ed io per trattenimento; egli alla casa Farnese ed io a me medesimo, egli con