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306 la nunziatura di parigi


voluntá della regina ed il marito lo scettro del regno. Questi tre nuovi ministri dipendono assolutamente da loro, e tutti tre vanno d’ordinario a casa del marescialle a trattar negozi ed a pigliar gli ordini come s’egli fosse il re stesso. Onde quanto cresca ogni giorno l’indignazione Vostra signoria illustrissima può considerarlo. Dall’indignazione poi si prorompe sempre a maggiori querele, e sempre s’interpreta nella peggior parte ogni azione del presente governo. Dicono però che il marescialle d’Ancre voglia la guerra; ch’egli vada procurando ogni ora con nuovi mezzi di tener lontani dalla corte i grandi per far maggiore a questo modo la sua grandezza; ch’egli con le turbolenze speri che gli venga a cader in mano qualche piazza importante di Normandia, della qual provincia è luogotenente, ed in particolare Havre di Grazia porto maritimo, e che gli possa riuscire di fortificare un luogo ch’è ora in mano sua chiamato Ghilbus, di sito importantissimo, e che per essere alla bocca della Senna mette il freno a tutta la Normandia, il qual luogo fu smantellato questi anni adietro ad istanza della medesima provincia, che per questo effetto diede sessanta mila scudi mentre il conte di Suesson n’era governatore. Queste e molte altre cose vengon dette contro la regina, contro il marescialle e contro questi nuovi ministri, eccettuati i quali è certissimo che la regina non ha alcuno per lei. Questi pochi fanno un partito al quale è contrario il partito di tutto il regno. Ognuno detesta questo governo, ognuno lo chiama pieno di violenza, ed ognuno n’aspetta inconvenienti e mali gravissimi. Quando si venga all’armi, l’opinione commune è che sian per unirsi infallibilmente insieme Nevers, Umena, Vandomo e Buglion, e se ben la duchessa di Longavilla assicura ch’il figliuolo non s’unirá e l’ha a me di nuovo assicurato ultimamente, con tutto ciò vien creduto da molti il contrario. Ma degli altri non si dubita, anzi vien detto che di giá siano legati insieme a difesa, com’essi dicono; ma il peggio è che si teme che gli ugonotti non s’uniscano anch’essi con loro. Certa cosa è che essi combattono per ogni via Vandomo, e con speranza di guadagnarlo, ed ora gli hanno inviati uo-