Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/74

Da Wikisource.
68 delle memorie


l’altre piú virtuose fatiche aveva accompagnato le prerogative del suo nascimento. Quindi venuto a Roma, passato prima per le inferiori prelature, da queste poi era asceso alle superiori e a quelle specialmente che sogliono riuscire piú conspicue per via delle nunziature. L’ultima sua in Transilvania gli aveva fatta acquistare particolarmente una somma riputazione, poiché gli era bisognato vestire l’armi piú volte, e commutare le funzioni ecclesiastiche in militari con servizio della Chiesa non minore per questa via che per l’altre. Tornato poi da quel carico aveva continuato papa Clemente a servirsi di lui in altri molto piú importanti, ed in fine aveva voluto che di tante onorate fatiche egli con l’onore della porpora ricevesse il dovuto premio; e sí come prima nell’opinione della corte era pienamente da lui meritato, cosí non si era in esso potuto mostrare maggiore l’applauso nell’averlo poi conseguito.

Succedono ora tre cardinali nella cui esaltazione si può dire che facesse tutti i suoi maggiori sforzi la virtú, perché dell’altre ne restasse confusa tanto piú la fortuna. Questi sono Domenico Tosco, Arnaldo Ossat e Silvio Antoniano, ciascuno di essi nato sí bassamente che appena se ne potevano trovare le origini, ma ciascuno all’incontro sí elevato di merito che poco bisogno potevano avere d’altra sorte di nobiltá.

Il cardinale Tosco era nato in Castellarano, terricciola ignobile de’marchesi d’Este nel contado di Reggio di Lombardia. A misura del luogo egli aveva portato con sé il nascimento, e perciò nella sua gioventú applicatosi all’armi piú che alle lettere aveva posto le sue speranze piú in quella professione che in questa; ma in modo prevalendo l’inclinazione poi a questa si diede tutto a seguitarla con le fatiche legali, e con tanto ardore l’abbracciò che in breve tempo si fece considerabile prima nel proprio suo paese e poi nelli circonvicini, e poi anco nei piú lontani. Quindi venuto a Roma vi fece risplendere le sue fatiche in maniera che da un impiego passando all’altro e sempre da questo a quello con nuovi acquisti d’opinione e di merito, egli ebbe occa-