Pagina:Berchet, Giovanni – Scritti critici e letterari, 1912 – BEIC 1754878.djvu/83

Da Wikisource.

sulla «storia letteraria» del bouterweck 81



II

Un’opera di tanta vastitá quanta ne comprende quella del signor Bouterweck aveva bisogno di venir divisa in vari scompartimenti, onde non riescire un caos da sconfortare l’attenzione de’ lettori. Il voler tentare di ridurre in un sol quadro storico i sincroni andamenti dello spirito estetico, ossia del gusto, di tutta la moderna Europa, pigliando a considerarlo unicamente per ordine di tempo e non per ordine di lingue, sarebbe stato un intendimento piú pomposo che profittevole. E però l’autore preferí di procacciar de’ riposi alla mente de’ suoi lettori, e di parlare separatamente di ciascuna delle letterature moderne, continuando di ciascuna separatamente la storia da’ primordi di essa fino agli anni piú vicini a noi. Tenendo questo metodo, egli mostra per altro di non dimenticarsi mai del complesso della storia europea, e di giovarsi spesso di quelle idee che possono opportunamente venir suggerite dalla conoscenza delle relazioni che esistono tra la storia parziale di un popolo e la generale degli uomini d’Europa.

Egli incomincia la sua rivista dalla letteratura italiana, poi trapassa alla spagnuola ed alla portoghese, poi alla francese, poi all’inglese e finalmente alla tedesca. Cosí veniamo ad avere un tutto abbastanza connesso, ed in certa qual maniera disposto con successione cronologica; da che sa ognuno che le epoche piú belle e piú memorabili delle nuove letterature tengono dietro l’una all’altra, per ragione di tempo, coll’ordine pressoché sempre medesimo con cui l’autore dispone nella sua rivista le nazioni letterate delle quali va parlando.

Per non allargare di troppo il nostro lavoro su quest’opera del signor Bouterweck, noi per ora non intendiamo di far parola che de’ soli due primi volumi contenenti la storia della letteratura d’Italia. Ma siccome ci par conveniente che tu abbia in prima, o lettore, un qualche indizio del modo di pensare del nostro autore, cosí abbiamo creduto di dover tenere per un terzo