Pagina:Bernardino da Siena - Novellette ed esempi morali, Carabba, 1916.djvu/158

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146 esempi e detti morali

mo, elli è guastamente de la vostra città, e secondo ci è la scomunicazione del papa, che non ti puoi salvare con essa. Prima: perché è guastamento de la vostra città. Io ti domando prima prima, se tu credi ne la legge di Dio. — Sí. — Or ti dico che se tu ti parti da questa fede, tu se’ uno eretico. Iddio ha comandato che non si presti a usura. O perché l’ha vetato? Perché elli ha veduto che egli è bene a non prestare. Non vedi tu come elli ci ha fatti cotanti comandamenti negativi, fra’ quali tu vi vedi questo: “"Non furaberis": Non furarai?” El prestare a usura che credi che sia? È furto e anco peggio. Se elli non te l’avesse comandato, del prestare forse ch’io direi altro ch’io non dico. Dice lui: “Oh, io lasso poi che elli si dia per li povari, quando io morrò, o per maritare fanciulle, o fare chiese o spedali, o altre opere pietose a gloria di Dio!” E io ti dico che come tu consenti di prestare a usura, subito hai fatto contra al comandamento di Dio. Idio te l’ha negato, e però ti dico che per niuno modo puoi prestare a usura, e tu non li debbi dare né consiglio, né vigore, né con parole, né con fatti.


LA MALDICENZA


I.


Sai, quando una donna ha detto male d’un’altra, sai, quando ella dice: “Io ho udito cosí e cosí della tale, per lo tal modo e per lo tale.” Che farà costei a cui tu l’hai detto? Ella el dirà