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soppressa nel 1755; un quarto sale per la crina del poggio.

Il Repetti nel suo dizionario, confonde questa antica parrocchia con S. Cristina a Logomano in Val d Bisenzio. Oggi chi volesse andare a ricercare dove questa chiesetta sorgesse, non troverebbe che pochissimi avanzi di mura fra la casa colonica e la Villa Mazzoni sul sentiero che vi passa. In un libro di ordini vescovili nell’archivio della parrocchia di Figline si legge, che Monsignor Alamanni vescovo di Pistoia, ordinò che fosse demolita nel 1755, e così fu. La tradizione aggiunge che le campane di S. Cristina a Capraia furono portate a Maleseti o Chiesa nuova, e che nel giorno della profanazione eseguita per ordine vescovile una grandine spaventosa desolò i dintorni.

Da Capraia si giunge alle fornaci di Figline e poi al Borgo in 30 minuti.

Chi poi dalla Casaccia volesse continuare per la cima verso Iavello, si sale per un sentiero in mezzo ai querciuoli e per un bel tratto lungo un filare di cipressi e si giunge ai Termini d’Albiano (30 min.). Bisogna tenersi sempre sul crinale e a sinistra; non pigliare i sentieri che discendono a destra; conducono giù al torrente Bagnolo o alla chiesa d’Albiano.

Dai Termini (Vedi Itin. 5), si scende a Figline volgendo a destra e raggiungendo la Via di Schignano in 35 minuti.