Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/255

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232 Note.

ìjìNore« sai, che v’è, ma non puoi con verun’arti tirarla fuori dalla sua tana. Un pezzuólo/ di cui non puoi far a meno per chiudere urt verso, ti guasta la ricca veste d’un bel pensiero, nè trovi il modo di nasconderne la cucitura. Un vocabolario senza pietà non vuoi consentirti alcune parole ec. Vedi Ceva Vita Itemene.

NOTA X. II maraviglioso della mitologia divien sospetto alle bell’arti de’tempi nostri,che son più severi per soda, o per vana filosofofia, credendo aprir gli occhi alla ragione, alla criticai alla verità, quasi uscendo dalla fanciullezza, onde non gustano più come prima i prodigi, gl’incanti, e i quadri della fantasia.

Questa in oltre ’che dominava nell’arti colle pitture magnifiche della natura fisicamente considerata dai gran pittori dell’*antichità, non ha più quel dominio, perchè ha troppo moltiplicate, e ripetute le stesse scene, non.

alletta più gli uomini avvezzi ad osservarla d’appresso.; o rimirarne l’organizzazione interna più che la prospettiva, e divien sazievole per coloro che preferiscono il valor intimo dell’idee a! calor vivido dei fantasmi.

II