Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/297

Da Wikisource.
274 Analisi

presta nei poeti, ed artisti, i quali le loro combinazioni compongono delie proprie idee, mentre nelle scienze da mille cose alrrui in mille guise accostate, e accozzate s’arriva a stento a trovarne;:na, che pure sia sua.

Tocchi per tanto t;li artieri dal vivo piacere di novità sì avidamente la cercano, che le corrono dietro senza requie, donde loro insoftèribile è I’ozio, avvezzi che sono a trovar tanta felicità nell’esercizio de’loro talenti, la quale tien luo^o di speranze e di Ìiremj. Quindi la varifà cercano come anaoga alla novità, e furono ¡’uniforme ch’è il suo mag: icre nimico. La magìa della novità opera poi sopra tutti in proporzione, come le mede lo provano, quei generi di composizioni sì pronre a fùr dello strepito con questo mezzo, benchè fondate sul falso ed enorme. Non è dunque a stupire, che i genj, i più grandi e sub imi artefici di novità sappian fare rivoluzioni nell’arti e nelle scienze, talora in maie egli è vero, ma più spesso in bene, allargandone d’o;7,ni parte i confini, come gl’italiani li potrebbero per tante maniere. I qu;.i fenomeni sono più grandi a misura del genere della novità; perchè massime mente se trovisi essa con frequenza nel sublime e mirabile avvezza i genj a quelle forti sensazioni che poi sono insensibili alle cose comuni della vita; nè non potendosi eglino persuadere, che altri senta tutta l’estensione della loro sublime felicità, ne trascurano e sprezzano l’opinione come le occupazioni e la vita, gl’interessi e gli adiri. Anzi tanto fortemente opera quel ptin-