Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 4, 1799.djvu/151

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Climi. 147


iefcare, se (supposti i greci i modelli perfetti, e universali, come queste nazioni confessaci), se, dico, non siavi una segreta dissimiglianza, e non osservata, benché essenziale tra gli uni, e gli altri. E’ vero, che le tragedie di Racine sono più passionate, e quelle di Cornelio più grandiose, chele antiche almeno secondo il gusto del secolo, e io stato presente delle cose. Moliere ha delle commedie più costumate, più saporite, più artificiose. E vero, che in molte cose hanno superato e greci, e noi renelon, la Fontaine, Bossuet, Fontenelle, Voltaire, Buffon, e Pope ancor più di tutti. Ma non so, se quella imitazione della natura bella, semplice, vera vi si trovi. Hanno tutti questi grande ingegno, ma forse troppo raffinato, grande immaginazione, ma forse non abbastanza corretta, grandi passioni, ma noti forse umane. Milton, per esempio, chi non lo ammira, chi più di lui dipintore, inventore, più grande, più inusiraro, più eccelso di lui ? Ma chi non sente, che ha passati i limiti del naturale ? Ha creato un mondo poetico, come Omero, ma un mondo che non