Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 7, 1799.djvu/143

Da Wikisource.

Mille. 139

città veramente maravigliosa. Pur non furono

inutili al principio stesso del secolo al ben comune per una vittoria da lor riportata sopra de’ saraceni j più fieri perturbatori d’ogni quiete. Ma gli altri popoli posti al mare or or ricordati benchè ancor essi nej traffico, e nelle guerre occupati, e dai mori di Spagna, e dai greci di Levante, che 14 Sicilia ancor dominavano, gran frutto ritrassero. Certo è, che la Grecia, e Costantinopoli

1

  1. D’altri Hi spiegar più a minuto la veneziana sapienza nel profittar che fece sì di buonora delle turbazioni italiche, e delle discordie imperiali, e romane di poi; in appresso delle guerre de’ due Federici, poi delle fazioni Guelfa, e Gibellina per crescere ed afforzare Ja sua potenza, ed autorità nell’ Italia, siccome ne’ tre secoli dopo il mille fece £ grandi acquisti di regni, e di provincie in Levante, cadendo l’imperio greco ogni giorno più. Quanto agli studj, basti il testimonio del celebre loro cardinale Valiero ~ Nobilibus potius mercaturis, ST rerum plurimarum usa gubernand’reipublice atterri ediscebant pisci veneti; literarum studiti operam non dabant ~ (De cautione adhibenda in edendis libris ~).