Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 7, 1799.djvu/238

Da Wikisource.
234 Capo quarto

ruta. Il più degli uomini adunque gentili,

e d’onore gelosi non potendo vantarsi del bel sapere, come que’ latinisti, vanraronsi di non sapere, e volsero a gloria il dispregio di quelli, tenendo la loro letteratura in conto di pedantismo proprio solo di gente codarda, e dappoco. Giunsero per tal mezzo a vergognarsi di sapere scrivere il loro nome, C non è gran tempo, che ciò si tenne a titolo di grandezza, e di nobiltà, e fu l’orrore allo studio prerogativa, e carattere di valore guerriero. Da ciò venne in nazioni, «d in tempi più militari il rappiattarsi glj stud; ne’ chiostri per non comparire troppo ridicoli in mezzo a tal mondo) tanto più, che de’ vescovi stessi, e de’ prelati d’illustre nascita, e spesso di principesca furon gelosi di Ior nobiltà: la sostennero su quegli esempi, furon guerrieri, e ignoranti, come il lor clero. Cos) avvenne pur anche, a dir tutto, che gli studj avviliti, e ristretti tra mura claustrali, poco avanzaronsi, molto stettero nelle scolastiche sottilità, tennero salde le imbevute opinioni, perchè non cimentate ai di fuori, e resero eterni i ior pregiudizi j

per-