Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 7, 1799.djvu/290

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286 Capo quarto

sta critica, e per cagione d’ammaestramento

avrò troppo avviliti que’ chiari ingegni, e que’ frutti del lor sudore. Ma ponendomi, ccm’è giusto, in!cr luogo tra. quella inopia di lumi, e di libri, tra que’ disturbi di vita, e di tempi, ben lungi dal censurarli, o sprezzarli, gli riconosco veramente per uomini singolari, e dottissimi, onde cresce la gloria d’Italia a fronte dall’altre nazioni, che giacevano in tanto più grave incoltezza e da lei furono ammaestrate. Pesiamo dunque con giusta bilancia il vero merito di quella letteratura fuori de’ pregiudizi troppo comuni della presente.

Par dar di ciò giusta idea, non men che ordinata cominciamo dagli studj di religione, (a) Quella teologia de’ primi due secoli è detta

£0 Presso a’ romani scolastici erari detti coloro che nelle scuole de’ retori nell’arte del dire s’esercitavano, onde passavano poi al foro fatti causidici, ed alzavansi alle dignità, giacchè lo studio dell’ eloquenza allor abbracciava ancor la politica, e l’arte del governare. Presso a’ Cristiani scolastico era detto ogni studioso della sacra dottrina ed erudizio.

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