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Sui merli della torre si dava un giorno ai venti il vessillo feudale, portante una scacchiera a quadretti bianchi e neri: su per giù, lo stemma di Pistoia. In questo torrione dovettero avere albergo nei primissimi tempi i dinasti, dappoi le guardie comitali, i famigli, i ferrovieri. I feudatarii passarono a risiedere, in appresso, nel Palazzo della Ragione, finchè in tempi più quieti, non ebbero fabbricato la Palazzina.

I tre poteri, legislativo, giudiziario ed esecutivo si cumulavano, quasi esclusivamente, nel feudatario e di qui la necessità per lui, d’armi, d’armati, di giudici ossequenti, di luoghi di pena: strumenti tutti indispensabili alla divina Astrea.

Nell’antico fortilizio eravi un Oratorio dedicato a S. Agata, la Martire Catanese, protettrice dei Castelli; di questo rimane, unico ricordo, un dipinto rappresentante S. Stanislao Kostka: si conserva alla Chiesa parrocchiale.

Ora, la parte più antica del fabbricato contiene le carceri mandamentali, l’abitazione del custode, l’ufficio telegrafico e postale, più una porzione adibita per vari uffici comunali, una sala pel circolo in cui si riuniscono a lieti ritrovi i maggiorenti del paese, e la sala dell’Osservatorio metereologico1.


  1. Questo osservatorio fondato (Giugno 1882) per cura specialmente del T. Colonnello Domenico Giannitrapani, benemerito delle discipline geografiche e della pubblica istruzione, col concorso del Municipio, della Sezione Bolognese del Club Alpino Italiano e di taluni generosi paesani, è fornito di un Termometro a Massimo — di un Psicometro ventilatore, con