Pagina:Bettini - La stazione estiva di Montepiano, Firenze, Minorenni corrigendi, 1897.djvu/70

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Se l’appellazione invece deriva da sectus (tagliato, segato), ciò dovette essere, perchè formatosi il lago, le acque, o solo naturalmente di per sè, o con l’aiuto della mano dell’uomo, come alla chiusa della Gonfolina, limarono, segarono il gran vallo ed ebbero libero il corso volgendosi al piè dei monti verso nord-est.

A poco per volta là dove agitavan le pinne le trote saporose e gli altri individui del muto gregge, tornarono a verdeggiare l’erbe smaltate di fiori, nuovamente vi si fe’ udire il muggito del pio bove e il belato della tenera agnella.

Ad ogni modo questa dovette essere un tempo regione lacustre.

Numerose erosioni prodotte evidentemente dalle acque, si trovano ancora in molti luoghi a considerevole altezza sopra il livello del piano.

Scassando i terreni si son trovati spesse volte lontani dal fiume, depositi di sassi arrotondati e di ghiaia. Hannovi sulla sinistra del villaggio alcuni terreni ortivi che si chiamano ancora Lago. Perchè? Parimente al di là di Montepiano, sopra la vecchia strada per Castiglione, a circa cento metri sul livello della Setta si trovano dei macigni erosi e forati dalle acque.

Non è gran tempo che in quel luogo, ove per lo scheggiato calle, la rumorosa frana battè, stette sul fondo della vallèa, si scoprirono sotto l’alveo, al Mulinuccio, molti abeti giganteschi. La speculazione s’impadronì subito della scoperta: parecchie di quelle piante, che, chi sà quanti secoli addietro, stormivano al soffiare dei venti adriatici, furono scavati e segati per lavori di lusso.

Questo legname rinvenuto dopo tanto tempo, tolto all’alveo, si lavorava colla più grande facilità e si sa-