Pagina:Bettini - La stazione estiva di Montepiano, Firenze, Minorenni corrigendi, 1897.djvu/81

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Vizii larvati e larvate virtù!

Ipocrisia suprema!

Il più antico monumento che parli di Montepiano è la vecchia Abbazia, la cui storia si confonde con quella di B. Pietro. Alcuni però vogliono che prima vi esistesse una chiesetta dedicata a S. Lucia, che in seguito alla costruzione della nuova chiesa fu adibita ad altri usi, e in tempo non remoto da Don Ireneo Fedeli1 nuovamente convertita in cappella. In quei giorni medioevali Montepiano non aveva cura d’anime: pochi pastori vi abitavano ed i monaci adempivano ai servizi religiosi. La parocchia era a Costoze, sulla sinistra del Bisenzio, di fronte a Mercatale, ma in luogo aperto, ben coltivato d’onde si gode la vista d’un ampio panorama della valle bisentina e dove anche adesso vedesi un oratorio, la primitiva parrocchia, che mostra le tracce della vetustà e un antichissimo cimitero. Poi Montepiano appartenne alla parocchia di S. Quirico, ove si conservano in archivio le memorie de’ tempi passati, finche non fu eretta, e ben a ragione, in parrocchia per l’aumentata popolazione e per la distanza.

La Badia è posta sulla sinistra della Setta, un chilometro e mezzo da Montepiano ed è contornata da praterie ed annose selve di castagni. Oggi rimane un povero, squallido avanzo d’un grandioso, splendido fabbricato.

Come l’abbazia di Montecassino,2 come quella di S. Colombano a Bobbio,3 quella di Cava de’ Tirreni, come tante e tante altre, specialmente di Benedettini,



  1. Anima cara ed ingenua, tipo di cristiano e di sacerdote.
  2. Cantù. Storia degli Italiani.
  3. Barrili. Confessioni di Fra Gualberto.