Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/86

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78 capo xix.


Le narrate contenzioni che fruttarono una guerra con l’Austria, e un’altra con la Spagna per sostenere il duca di Savoia, furono terminate pel trattato di Madrid nel 1617. E per tornare allo Squitinio, non irragionevolmente la Repubblica se ne adombrò, e sospettò che vi si nascondesse sotto tutt’altro che lo scopo di scrivere un libro. Per la qual cosa intanto che il popolo inveiva nelle sue canzoni contro l’autore dello Squitinio, il governo commetteva al Sarpi di esaminarlo e di confutarlo. Ed egli a questo fine imprese uno studio particolare delle cronache di Andrea Dandolo, il più antico ed anco diligente ricoglitore di memorie patrie; ma o che trovasse la confutazione difficile e solo atta a mettere in disputa ciò che la ragione e il consenso universale aveva per rato e valido, o che fosse distratto da altre occupazioni, certo è che su questo proposito non fece che raccoglier materiali e stendere alcune bozze assai imperfette.

Trovo scritto e ripetuto in più libri che il marchese di Fontenay Marevil andando ambasciatore di Francia a Roma, e passando per Venezia, si trattenne con Frà Paolo, dal quale seppe che lo Squitinio era una vendetta della Curia di Roma contro la Repubblica; e che avendo egli commissione di confutarlo, disse al Collegio, non esser bene toccar quella materia, e che invece presentando la sua Istoria del Concilio Tridentino, soggiunse: si pubblichi questa e la corte di Roma avrà a pensare piuttosto a difendere sè che ad attaccare gli altri. A cui il Fontenay rispose: Padre, ciò si chiama dare una stoccata per uno schiaffo. Se è vero, che il marche-