Pagina:Biografia del card. Ercole Consalvi.djvu/9

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in Subura: diaconìa, che poi mutò coll’altra di s. Maria ad Martyres.

Tolto poco stante dal fianco del suo sovrano, solo perchè autore di fermi e salutevoli consigli, ebbe a sopportare i mali delle persecuzioni, le acerbità dell’esilio: grandi traversie; durissime pene. Cose tutte che superò con la religiosa pietà, con la costanza dell’animo, con la fede. Pacificata Europa e ristaurata la sedia apostolica, fu il Consalvi prontamente richiamato da Pio VII al ministero dello stato. Legato a Parigi, a Vienna, a Londra, procurava la restituzione delle legazioni, che sono tanta e così nobil parte della dizione pontificia: procurava la restituzione delle insigni opere delle arti, retaggio dell’italiana grandezza, e frutti dell’italiano ingegno. Le cose della religione furono per ogni dove guarentite con particolari trattati.

Nell’interno, in lui era la somma delle cose: tutto si governava non solo co’ suoi consigli; ma con