Pagina:Biografie dei consiglieri comunali di Roma.djvu/249

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troiani cav. giuseppe

una Società chiamata d’incoraggiamento per l’agricoltura, Società che venne poscia sotto il nuovo ordine di cose a trasformarsi in Comizio agrario.

Appresso al 20 Settembre 1870 venne portato nella Giunta provvisoria comunale ove rimase fino alla venuta del generale Lamarmora. - Nel quale tempo essendosi il Troiani meritata la pubblica estimazione siccome uomo che s’era posto con larghe vedute nel nobile intendimento di migliorare il più che fosse possibile il vivere materiale e morale di moltissimi cittadini, così a niuno parve convenienza o giustizia il domandarsi come potesse il Troiani dar fede di libero cittadino ad un governo con il quale per lo innanzi non si era addimostrato entusiasta, perchè, dicevasi, non consentaneo alle proprie opinioni, ma si attese, chè come la causa dei Borboni e del Papa era stata schiacciata dalla rivoluzione, ed a questa per quanto la mente e le forze gli concedessero, si era il Troiani consecrato, così volevasi vederlo all’opera.

Che se ogni uomo avesse una stella per guidarlo nella vita, sarebbe ben singolare capriccio di quella che parve dilettarsi e portar sempre il Troiani nelle cariche di segretario. - Eccolo difatti nel 1871 segretario capo della Commissione de’ sussidi, ove non è a dirsi quanto abbia dovuto sostenere di noia e di fatiche nel penoso incarico, fino a che sciolta la Commissione governativa de’ sussidi, venne nominato deputato nella Congregazione di Carità, del quale istituto è vera carità tacere dopo le vicende del 1870. Che v’abbia fatto in essa il Troiani, non s’ignora: ma il buon volere e la operosità spesso non valgono, dal che avvenne poco aver potuto fare, e poichè avrà usato alquanto di pietà verso i poveri, e forse per alcuni si sarà adoperato; certo è che il Consiglio Comunale quando inteso le dimissioni dei singoli membri della Congregazione di Carità, rielesse il Troiani, il quale se non accettò lo fu per solidarietà con gli altri. - Nel Luglio poi 1871 dalle urne amministrative uscì come Consigliere Comunale il nome di Troiani, e nel dì 14 Ottobre, fu dal Consiglio portato alla sedia curule con l’incarico di assumere l’ufficio di Polizia Municipale, ufficio di che per lo innanzi non eravi conoscenza. - Il Troiani addimostrossi uomo di larghe vedute e di tenace volontà, poichè ebbe a lottare con di moltissimi ostacoli fattigli insorgere dalla novità delle cose e dalla singolarità delle istituzioni; pure riesci ad ordinare un lodevole servizio con dieci Sezioni, delle quali cinque per le Regioni esterne. - Fu desso che potè ordinare il corpo delle Guardie di città, elevandolo in breve tempo alla pubblica e generale soddisfazione per la moltiplicità dei servigi con gran bene dei cittadini da questo recati, superando le avversioni che naturali sorgevano da’ pregiudizi popolari, da abitudini contrariate; perchè se arduo è per tutti il portare innovazioni specialmente colà dove più l’autorità si respinge più mancando la educazione, difficilissimo riesce poi l’introdurre e sostenere tali innovazioni, quando molti richiedenti d’impiego non potendo venire appagati si convertono in avversari, ed i riottosi ad ogni freno imbizziscono a qualunque parola di legge,