Pagina:Boccaccio-Caccia e Rime-(1914).djvu/199

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Rime 165

     Simili a stelle e atti non usati
     Veder fra noi, vezosi e riposati1,5
     E un cantar2 di più gioiosFonte/commento: editio maior amori
     Soave e lieto ben tra mille fiori
     Del primo tempo3, insieme radunati
In un giardino nato ad un bel fonte,
     Pos’Amore in amare a la mia mente10
     Libera anchora4, semplice e leggiera.
     Né pria, dal canto desto, alza’ la fronte,
     Che tutti l’accerchiar5 subitamente
     E presa a lui6 la dier, che vicin era.


Levasi il sol tal volta, in oriente,
     Senz’alcun raggio e rosso pe’ vapori;
     La luna, maculata di colori
     Oscuri, appar men bella e men lucente;
     E del cielo ne sono assai sovente5
     Dalle nuvole tolti gli splendori;
     E’ nostri lumi, vie molto minori,
     Per poco vento diventan niente.
Maque’Fonte/commento: editio maior begli occhi splendidi, ne’ quali
     Amor fabrica e tempra le saette10
     Che mi passano il core a tutte l’ore,
     Nebbia né vento curan7, ma son tali


  1. «Gravi»: cfr. X, 3.
  2. Cfr. pp. 54, n. 2 e 82, n. 2.
  3. La primavera.
  4. Cfr. il medesimo concetto in XVII, 5-7; XXV, 9-11; LXXIII, 5-6.
  5. «Tutte le bellezze enumerate (vv. 1-8) accerchiarono la mia mente.»
  6. Amore.
  7. «Non temono.»