Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/405

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libro quarto 401

il nemico; a Perseo la sua forza era mediante, e Dedalo per la sua salute, essendogli chiuso il mare e la terra, con maestrevoli ale fuggi per l’aere. Grandi cose fa fare il fuggire la morte; gran fidanza rende l’uomo a se medesimo combattente, e le follie de’ mariti sono spesso cagione d’adulterii alle mogli, e le larghezze delle vie fanno volonterosi gli uomini molte volte ad andare per quelle. Ma costui non larga via si vedeva, non assenza di nemico, non disposto a potere per sua forza campare, né fuggire morte, ma piú tosto seguirla a quello mettendosi. Egli pose la sua vita sotto la fede d’uno che mai fede non aveva conosciuta, e sotto sottili fronde di rose, le quali dalle piú picciole aure sariano potute muovere, e scoprirlo nel cospetto del nemico. Egli diede il vivo corpo all’essere immobile come morto. Tu porgi piú forza e piú ardire che la natura medesima. Quello che Filocolo non aveva avuto ardire di dimandare al padre, solamente ora in pericolo da non potere pensare, davanti al nemico lo cerca. Oh, quale amante! Oh, quanto è da essere amato! Oh, quanto Biancofiore piú ch’altra misera si potria reputare, se di ciò le disavvenisse che Filocolo ha impreso! Oh, quanta saria la sua paura, se ella consapevole fosse di queste cose! Certo io non so vedere quale ella si fosse, o piú dolorosa perdendolo, o piú contenta tenendolo.

Il signore comanda che la piú bella cesta di fiori gli sia presentata davanti. Sadoc tosto quella dove Filocolo timido, come la gru sotto il falcone o la colomba sotto il rapace sparviero, dimorava, gli porta davanti. O iddii, o santa Venere, siate presenti, difendete da tanti occhi il nascoso giovane. Mise allora l’amiraglio la mano in quella, e pensando a Biancofiore, a cui mandare la doveva, tanto affettuosamente di quella prese, che de’ biondi capelli seco tirò, ma non gli vide. Quale allora la paura di Filocolo fosse io nol crederei sapere né potere dire, però chi ha punto d’ingegno il si pensi: egli fu quasi che passato agl’immortali secoli, e appena vita gli rimase, e quasi di tremore tutto si mosse, ma la santa dea di presente il ricoperse con non veduta mano; e levata