Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 1, 1829.djvu/10

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VI

per sola prevenzione sfavorevole, o per far mostra d’ingegno e di buon gusto, si danno a spargere il discredito intorno ad opere delle quali non ne conoscono che il titolo, e contentandosi di vaghe e facili accuse, e senza nè pure dar cenno di averne combinato un’analisi, son causa potentissima d’indurre in errore molte persone, alle quali sarebbe molto giovato se quelle critiche non fossero mai state fatte. Non v’è cosa più facile che spargere il biasimo e la lode sopra le opere d’ingegno e di mano, ma io credo difficilissimo il farlo bene, e proprio di pochi ingegni rarissimi . Io consiglio il lettore a sospettare delle critiche state fatte al Filocolo, e son certo che la lettura di esso gli farà concepire ben altra idea della prima opera del Certaldese . Si è sempre esaltato a cielo la bellezza e la purezza della lingua del Decamerone, ma io sono di fermo parere che il Filocolo porge degli esempi di uno stile facile e naturale che non mi rammento di aver letto nel Decamerone, il cui periodo è stato riconosciuto concordemente vizioso , in ciò che riguarda la disposizione di esso.

Molte e frequenti sono state le correzioni che una lunga diligenza mi ha suggerito per l’emendazione del Filocolo, e per la maggior parte di molta entità la cui enumerazione sarebbe un lavoro troppo lungo, e che io credo inutile. Chiunque abbia la volontà di conoscere quanta differenza corra dalla presente alle antiche edizioni, non deve che istituirne un confronto di poche pagine, in qualunque parte dell’opera, che son certo che troverà materia onde dolersi che per tanto tempo andasse deturpata quest’opera pregevolissima . E ciò che deve maggiormente recare stupore